La Battaglia di Wau, combattuta tra gennaio e febbraio del 1943, fu uno degli scontri più significativi nella Campagna della Nuova Guinea durante la Seconda guerra mondiale e rappresentò un punto di svolta nell'offensiva dell'Impero giapponese nel Pacifico.
Antefatto
All'epoca Wau era un piccolo insediamento minerario situato in Nuova Guinea. Nonostante le sue modeste dimensioni, si trovava in una posizione strategica. Era infatti collocato sul percorso che collegava le basi giapponesi di Lae e Salamaua, alla base alleata di Port Moresby. I giapponesi vedevano in Wau un obiettivo cruciale, poiché il suo controllo avrebbe garantito il predominio della penisola di Papua. Le forze australiane (Kanga Force) condussero operazioni di guerriglia tra Wau e Salamaua, per ostacolare l'avanzata nipponica. Tuttavia l'offensiva giapponese verso Mubo, villaggio situato a soli 30 km da Wau, costrinse le unità australiane a ritirarsi dietro le linee difensive di Wau e a distruggere poi la città per non lasciare alcun beneficio ai nemici. Sebbene i giapponesi si fossero limitati a fortificare Mubo come avamposto, le operazioni guerrigliere australiane continuarono.
Nel gennaio 1943, la 17° Brigata australiana completò il suo arrivò a Wau tramite trasporti aerei, per rafforzare la Kanga Force e garantire la sicurezza della zona come base per future operazioni alleate. Questo momento fu concomitante con la reazione giapponese. Il 21 gennaio i soldati imperiali iniziarono a muoversi verso Wau, così il 2/6° Battaglione australiano fu schierato a est del villaggio per bloccare l’avanzata nemica. Il primo scontro avvenne il 28 gennaio, ma nonostante i rinforzi le truppe australiane non riuscirono a impedire ai giapponesi di avvicinarsi alle postazioni focali del territorio.
Battaglia
La notte tra il 28 e il 29 gennaio, le forze giapponesi si trovavano a soli 3 km da Wau. Nei giorni successivi i rinforzi alleati giunsero via aerea. Malgrado la pista di atterraggio fosse sotto il fuoco nemico, gli Alleati non persero tempo ed entrarono immediatamente in azione. La mattina del 30 gennaio i giapponesi lanciarono il loro attacco principale sull'insediamento. Tuttavia la tenace resistenza delle forze australiane, riuscì a fermare l'avanzata nemica, togliendo loro l'impulso necessario per un successo rapido. Nel pomeriggio dello stesso giorno, ancora gli australiani colpirono con una controffensiva che segnò il punto di svolta della battaglia. Dato l'afflusso continuo di rinforzi alleati via aerea, gli australiani iniziarono a spingersi oltre le posizioni difensive di Wau, avanzando verso i giapponesi. Entro il 6 febbraio, le truppe armate del Giappone si ritirarono verso Mubo; obiettivo strategico che avrebbe continuato a rimanere sotto il controllo giapponese fino a luglio.
Durante la battaglia, le forze australiane subirono circa 350 vittime, mentre le perdite giapponesi furono notevolmente superiori. Nonostante le difficoltà, tra cui le condizioni ambientali difficili e la pressione continua da parte dei giapponesi, la vittoria alleata a Wau segnò un'importante battuta d'arresto per l'avanzata nipponica. La battaglia divenne una delle vittorie decisive che contribuirono a fermare l'espansione giapponese nella regione. Il controllo di Wau continuò ad essere vitale per le forze alleate, che usarono la base per lanciare ulteriori operazioni militari nell'est della Nuova Guinea.
Note
Voci correlate
- Battaglia della Baia di Milne
- Campagna della penisola di Huon
- Battaglia di Buna-Gona
- Operazione I-Go


